Ciao!
Domenica 31 marzo organizziamo la terza giornata dedicata ai metameri.
Lo sapevi che Mente e Corpo si influenzano costantemente?
Ti è mai successo, ad esempio, di avere come un peso nella zona cervicale o un dolore nella zona lombare della tua schiena?
I metameri sono proprio questo.
Possiamo stare bene quando ci sentiamo equilibrati emotivamente e fisicamente.
“Dal Corpo alle Emozioni” è la giornata speciale dedicata ad un massaggio di 50 minuti in cui Vincenzo Balistreri effettuerà il trattamento dei metameri (se non conosci cosa sono clicca qui) e nel frattempo Loredana e Marilena si prenderanno cura delle tue emozioni corrispondenti.
Se sei curioso e vuoi dare un significato ai segnali del tuo corpo, prenota il tuo trattamento.
Dalle ore 10.00 di domenica 31 marzo daremo la possibilità, a chi si prenota su questo sito sito, di conoscere e approfondire i metameri.
Il costo è di 25 euro.
Ti suggeriamo abbigliamento comodo.
Durata del massaggio: 50 minuti.
Prenota online tramite il form qui in basso
In ottica olistica, i metameri sono dei segmenti muscolari della schiena collegati direttamente al sistema nervoso simpatico attraverso i nervi spinali.
Ad ogni metamero (in totale sono 10) corrisponde una zona riflessa che a sua volta corrisponde ad un organo.
Alcuni disturbi fisici (ad esempio disturbi gastrointestinali, cefalee, contratture muscolari, cellulite, stitichezza, diarrea, mal di schiena) a volte non trovano una spiegazione organica né un riscontro negli accertamenti medici, nonostante causino una sofferenza soggettiva spiacevole e dolorosa.
Tale sofferenza può essere legata ad un carico emozionale che influenza il funzionamento degli organi e/o la postura non corretta.
Infatti, come sostiene la Psicosomatica, esiste un’influenza reciproca tra mente e corpo.
Il primo metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso è quello della tiroide che è associato all’emozione della gioia.
La gioia è un’emozione primaria piacevole di alta intensità che proviamo quando crediamo, con certezza, che uno scopo per noi molto importante sia stato realizzato.
Essa non va confusa con la felicità che è un’emozione secondaria.
Tra le due vi sono delle differenze molto significative: la felicità infatti ha a che fare con l’ambiente esterno, con la realtà, mentre la gioia nasce dentro di sé, è un’esperienza soggettiva, che può svilupparsi anche in condizioni psicologiche ed esistenziali non ottimali, anche per la sua breve durata.
Quando non riusciamo a esprimere verbalmente noi stessi e la nostra creatività possiamo avvertire dei fastidi fisici, quelli più comuni possono essere per esempio una rigidità del collo, poca mobilità dovuta a contratture, mal di testa cronici o anche frequenti abbassamenti e/o perdita della voce.
Infatti, come sostiene la Psicosomatica, esiste un’influenza reciproca tra mente e corpo.
Il secondo metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso è quello dei polmoni che è associato all’emozione della tristezza.
I polmoni sono legati alla respirazione. Il respiro ci permette di metabolizzare il mondo esterno e di portarlo dentro di noi, mettendoci in contatto con noi stessi, acquisendo la percezione di noi e offrendoci quindi la possibilità di conoscerci.
Quando questo non avviene sopravviene la tristezza, diversa da quella che sperimentiamo in un’altra parte del corpo che vedremo nei prossimi giorni.
In questo caso, a livello fisico osserviamo una postura con spalle chiuse e curvate in avanti e disturbi respiratori a più livelli (come ad esempio allergie respiratorie…).
Infatti, come sostiene la Psicosomatica, esiste un’influenza reciproca tra mente e corpo.
Il terzo metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso è quello del cuore che è associato all’emozione della gioia.
La gioia è l’emozione collegata al cuore. Il cuore trasporta le nostre emozioni e ci aiuta a comprendere cosa accade dentro di noi in relazione all’esterno, attraverso l’accelerazione o meno del battito cardiaco.
È dal cuore che deriva la nostra capacità di relazione, comunicazione ed ascolto empatico.
Un eccesso di emozioni può affaticare il cuore.
Dal punto di vista fisico, oltre a rigidità, dolori in genere, e contratture della fascia corrispondente sulla schiena, la persona può avvertire insonnia e difficoltà di concentrazione.
Infatti, come sostiene la Psicosomatica, esiste un’influenza reciproca tra mente e corpo.
Il quarto e il quinto metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso sono quelli del fegato e della vescica biliare, che sono associati all’emozione della rabbia.
La parte del corpo interessata è quella situata al centro della schiena, nell’area delle vertebre toraciche.
Il funzionamento di questi organi influenza la nostra capacità di fare progetti, di prendere decisioni e di pianificare la vita e quindi di autorealizzarci nella nostra vita.
Quando questo non accade proviamo rabbia.
A livello fisico, è presente poca mobilità delle vertebre toraciche con conseguente accorciamento del respiro e fitte e infiammazioni muscolari sia sulla schiena che all’altezza delle costole.
Infatti, come sostiene la Psicosomatica, esiste un’influenza reciproca tra mente e corpo.
Il sesto e il settimo metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso sono quelli legati alla Milza – Pancreas e Stomaco, associati alla preoccupazione.
Lo stomaco riceve gli alimenti e li digerisce, la milza invece li trasforma e li rende assimilabili per l’organismo.
Uno squilibrio in questi organi può manifestarsi a livello emotivo con un pensiero che rimane bloccato: un pensiero ripetitivo, che si muove circolarmente senza trovare una via d’uscita.
Questi pensieri ossessivi generano preoccupazione.
Dal punto di vista fisico, i maggiori problemi che si hanno sono mal di schiena, e in particolare lombo-sciatalgia, e problemi a livello digestivo (gonfiore di stomaco, sensazione di un peso allo stomaco).
Infatti, come sostiene la Psicosomatica, esiste un’influenza reciproca tra mente e corpo.
L’ottavo metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso è quello dei reni che è associato all’emozione della paura.
Se i nostri reni sono forti la nostra forza di volontà sarà forte, diversamente proveremo insicurezze e paure.
La paura nello specifico si attiva quando i sensi percepiscono uno stimolo dannoso o potenzialmente dannoso per l’organismo, insomma quando incombe una minaccia.
Se riusciamo a percepire la nostra forza di volontà riusciremo a fronteggiare meglio le difficoltà che si presentano quotidianamente.
A livello fisico, i reni sono importanti per l’acqua e i liquidi del nostro organismo, regolano infatti la circolazione sanguigna e linfatica.
Un cattivo funzionamento dei reni, o un blocco del rispettivo metamero, può portare quindi a ritenzione idrica e a favorire inestetismi della pelle, come la cellulite.
Il nono metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso è quello dell’intestino crasso, che è associato all’emozione della tristezza.
La stitichezza è il disturbo più frequente dell’intestino crasso ed è l’espressione del volere trattenere e mostra un attaccamento troppo forte alle cose materiali e la paura di far venire alla luce i propri sentimenti.
La tristezza quindi è legata alla chiusura emotiva nei confronti del mondo e a un profondo senso di solitudine e angoscia.
Attraverso il trattamento manuale del metamero corrispondente e dell’apparato digerente, mediante tecniche viscerali, è possibile risolvere tale disturbo.
Il decimo metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso è quello dell’intestino tenue, che è associato all’emozione della gioia.
La gioia è un’emozione che proviamo quando riusciamo a godere dei piaceri della vita (come il buon cibo, viaggiare, stare con gli altri…).
Quando non riusciamo a godere dei piaceri della vita, a causa dei continui sensi di colpa o autocritica, anche il nostro corpo ne risente.
Infatti, a livello fisico, il principale disturbo che si può manifestare è la diarrea.
Attraverso il trattamento manuale del metamero corrispondente e dell’apparato digerente attraverso tecniche viscerali è possibile risolvere tale disturbo.
L’undicesimo metamero che andiamo a trattare dall’alto verso il basso è quello della vescica urinaria, che è associato all’emozione della paura.
Il ruolo della vescica urinaria è quello di lasciare andare ciò che non è più utilizzabile e trattenere le sostanze ancora utili.
Fondamentalmente quando abbiamo paura dei cambiamenti nella nostra vita, tendiamo a non volere lasciare andare il vecchio per fare spazio al nuovo che avanza.
E in questi casi, il nostro corpo ne risente.
A livello emotivo possiamo sentirci maggiormente irritabili e tendere a reagire in maniera esagerata e a livello fisico avere mal di testa tra le sopracciglia e la base del naso, sudorazione notturna, infiammazione delle vie urinarie, dolori ai polpacci, sciatica, dolore alla schiena (esempio tipico colpo della strega).
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Vincenzo Balistreri in collaborazione con Forme Nuove | credits gianlucagiacalone.it